LA DIETA CHETOGENICA

07.04.2019

Sicuramente sarà capitato almeno alla metà di voi di leggere della miracolosa, pericolosa, sconvolgente, paurosa, fenomenale Dieta Chetogenica.

I racconti intorno a questo stile alimentare rasentano spesso l'horror o il miracoloso, raramente qualcosa di molto simile al "sensato" e alla cara vecchia "via di mezzo".

Probabilmente, essendo un tipo di dieta piuttosto drastica rispetto alla dieta mediterranea, è facile che ci si lasci prendere la mano demonizzandola o angelizzandola.

Io stessa, prima di studiare a fondo questo protocollo, ero piuttosto scettica, piena di preconcetti e "sentito dire".

Quindi, la prima cosa che mi propongo di fare con questo articolo, è proprio quello di ripulire dai preconcetti questo tipo di dieta:

In cosa consiste la dieta chetogenica?

Questo tipo di approccio prevede, rullo di tamburi, la totale esclusione di carboidrati dalla dieta, inducendo l'organismo in una condizione particolare (appunto detta "chetosi") in cui, non avendo a disposizione glucidi, utilizza a scopo energetico i grassi, convertendoli in corpi chetonici.

In un piano chetogenico di tipo classico avremo quindi alimenti composti esclusivamente da grassi e proteine.

...Ahhhhhh, quindi è iperproteica?

E qui casca l'asino. No, la dieta chetogenica non è necessariamente iperproteica, posso benissimo mantenere un apporto proteico classico.

Ma è quella che si fa con le bustine che sostituiscono il pasto?

No, non è detto. Ci sono molte ditte che propongono questi preparati, che non sono né il bene, né il male assoluto, semplicemente possono essere alleati per chi non ha tempo o per chi deve perdere peso molto velocemente per motivi medici. In realtà la vera dieta chetogenica è fatta con alimenti normalissimi.

E quindi devo mangiare carne e pesce sempre?

No, la dieta chetogenica può essere tranquillamente vegetariana o vegana: l'importante è avere un giusto apporto proteico senza superare una determinata soglia di glucidi.

Togliamoci dalla testa che si tratti di un iperproteica: non lo è.

Ma niente frutta o verdura?

La frutta, essendo particolarmente zuccherina, non viene inserita in un piano chetogenico, mentre le verdure sono consumate, eccezione fatta per quelle più ricche di carboidrati come ad esempio le patate.

Ma si dimagrisce?

Si può dimagrire se l'apporto calorico è corretto, esistono anche diete chetogeniche non volte al dimagrimento, ma che vengono utilizzate come trattamento di determinate patologie (dovrete aspettare l'ultimo articolo per questo!).

Se impostata come dimagrante è una dieta che ha il potere di indurre il corpo a bruciare molto velocemente il grasso corporeo, che diventa la sua fonte energetica principale.

Ora che abbiamo una base di partenza e abbiamo chiaro cosa NON È una chetogenica, vediamo su cosa si basa una dieta chetogenica e come funziona.

DIETA CHETOGENICA: cos'è davvero

Come abbiamo visto la dieta chetogenica non è esattamente quello che ci avevano raccontato, vero?

Quindi, capito che NON è per forza iperproteica, NON è per forza dimagrante, NON è per forza fatta coi bibitoni ecc ecc, vediamo come sarebbe (se fatta bene).

COSA SI MANGIA?

La giornata tipo chetogenica è basata, come avrete capito, su due elementi: grassi e proteine.

Quindi, se parliamo di persone onnivore si andrà a consumare uova, carne e pesce, oltre che grassi vegetali come olio di cocco, di oliva e avocado.

A prima vista si potrebbe pensare in una dieta scarna e, sopratutto, impossibile per le persone vegane.

La realtà è diversa, il cibo chetogenico non dev'essere per forza di origine animale, anche se sarebbe oggettivamente più facile dal punto di vista tecnico, contenendo proteine e grassi!

Per ottenere una dieta vegana e chetogenica in genere si ricorre ai semi oleosi, grassi vegetali, l'ottimo avocado (di cui sono ghiotta) e a buone fonti proteiche a basso contenuto di carboidrati: benvenuti quindi tofu belli grassi, tempeh, mopur, muscolo di grano ecc.

Le verdure possono essere consumate in libertà, facendo ovviamente attenzione a quelle più ricche di carboidrati (patate, tuberi, zucca gialla...).

Oltre queste componenti molto "classiche" richiamo l'attenzione a due ingredienti chiave per il benessere di chi segue questo regime: acqua e sali minerali.

Questi due sembrano quasi banali, ma durante la chetogenica sono davvero essenziali al benessere corporeo!

Lo stato di chetosi induce infatti l'organismo a tamponare l'acidità derivata dall'eccesso di chetoni attraverso un ingente consumo di sali minerali e acqua corporea.

Come funziona in pratica

In pratica, si deve indurre il corpo a fare uno switch metabolico che vada a far preferire come fonte energetica i grassi, invece dei carboidrati.

E non è proprio una passeggiata al mare!

Il nostro organismo infatti è notoriamente pigro in tal senso e ci farà passare una prima settimana in cui si potrebbe manifestare la cosiddetta "ketoflu" ossia, l'influenza da chetosi: saremo più stanchi, avremo mal di testa ecc.

Dopo la prima settimana - o comunque una volta avvenuto lo switch metabolico - sparirà tutto magicamente.

Chetogenica Dimagrante

Tendenzialmente utilizzando i grassi per produrre energia il nostro organismo inizierà ad avere un gran bisogno di questo macronutriente. È per questo che, se fatta a scopo dimagrante, il nostro corpo inizia a consumare i depositi adiposi in maniera molto rapida ed efficiente.

Inoltre, la produzione di corpi chetonici è in grado di modulare determinati ormoni che vanno a sopprimere il senso di fame.

Ma quindi, questa dieta serve solo a dimagrire? Nemmeno per idea, la dieta chetogenica è nata per tutt'altro!


DIETA CHETOGENICA: tra storia e potenzialità

Perchè non si dica che la Dott.ssa Napolitano sia completamente impazzita, cerchiamo di capire da dove viene questo interesse per una dieta così lontana dalle nostre radici.

Voi lo sapevate che la dieta chetogenica era nata, intorno agli anni 20, per ridurre gli attacchi di persone malate di epilessia?

Bhe, nemmeno io lo sapevo.

In pratica tra le varie tipologie di epilessia infantile ne esiste un tipo particolarmente resistente ai farmaci che invece sembra rispondere molto bene ad una dieta che escluda completamente i carboidrati.

Ovviamente in questo caso la dieta dev'essere ipercalorica per scongiurare il dimagrimento, ma l'efficacia è stata talmente buona che ancora oggi si utilizza questo protocollo.

Da lì alle diete dimagranti il passo è stato breve e quindi successivamente sono nate le rispettive Atkins, Dukan ecc che, passatemi il termine, scimmiottavano la dieta chetogenica, stiracchiandone le basi e risultando anche piuttosto pericolose: erano generalmente iperproteiche, cosa molto rischiosa per l'organismo.

C'è da dire che proprio per la triste fama di queste diete mi ha impedito per molto tempo di interessarmi al tema chetosi, rinnegandolo completamente in ogni sfumatura.

Fortunatamente la società scientifica è stata più furba di me e ha portato avanti molti studi in merito, trovando interessante la sua applicazione anche a pazienti oncologici e nelle malattie neurodegenerative.

Pare inoltre che si stiano studiando gli effetti dei chetoni sulle capacità cognitive con risultati molto interessanti!

L'applicazione che, ad oggi, mi sembra però più interessante è quella sulla cefalea e emicrania.

No, non sto parlando di un semplice mal di testa.

Chi soffre di queste patologie può avere attacchi che durano fino ad una settimana, totalmente invalidanti, resistenti agli antidolorifici più potenti.

Nell'80% dei casi, questa patologia è invece responsiva alla dieta chetogenica: in pratica, una volta che il corpo impara ad utilizzare i grassi come energia, il mal di testa passa.

Sarà che nella mia vita ho sofferto sia di emicrania che di epilessia (in forme lievi), sarà che nella mia vita professionale ho avuto modo di conoscere persone che soffrono di queste patologie in maniera severa e toccato con mano la loro sofferenza, ma sono stati i due temi che mi hanno convinto che questa dieta è tutt'altro che un rimedio dimagrante dell'ultimo minuto, ma una vera arma terapeutica in grado di aiutare molte persone.

Ripeto però quanto detto nel primo post: questa dieta non è facile, non è un gioco, non è fai da te. Ci sono moltissimi aspetti che vanno considerati prima, dopo e durante l'applicazione del protocollo che non possono essere improvvisati.